Cristina Fabbrini Ferravalle ha presentato ad ArteproEmozione un’interessante panoramica del suo percorso di successo. Coltivando attitudini creative fin dalla tenera età intraprende la professione di pubblicista. Per lei si schiude così “un mondo fatto di parole” in grado di nutrire la sua passione fino a concederle piena espressione con il romanzo d’esordio dal titolo: “Il senso dell’acqua”.

La speranza è la forza di quei visionari capaci di accendere la fiamma della vita con la scintilla di un’idea. [Giovanni Di Giovanni]

In questo racconto dal taglio autobiografico l’autrice infonde parte di un retaggio formato dalle esperienze di life coach e da quanto sperimentato nel corso di varie sedute di cristallo terapia.

Quanto appreso le consente di mettere a punto una personale tecnica per la caratterizzazione dei personaggi, giungendo così a dare vita a personalità complesse partendo da tratti e caratteristiche di individui realmente conosciuti.

Questo primo esperimento letterario getta le basi per quella che diverrà la saga tenerfena.

La saga tenerfena

Il primo romanzo di questo progetto giunge nel 2019 con “La ragazza delle onde” edito da Vulcano di Parole Edizioni. Una storia d’amore dalle forti emozioni, quella tra Zora e Jay che li vedrà coinvolti in nuove e sorprendenti dinamiche pur avendo personalità diverse. Nella splendida cornice di El Puertito, nel sud della bella Tenerife, i due troveranno l’intesa e cercheranno di dare un senso alle proprie vite incomplete, il tutto condito da un intrigante mistero legato all’esistenza di un mondo parallelo.

L’attenzione al sociale porta l’autrice ad affrontare tematiche difficili come la disabilità presentata dalla prospettiva di chi soffre. Espediente, questo, che dà al lettore la possibilità di conoscere il protagonista, di appassionarsi e di scoprire come vincere una condizione penalizzante presentando inoltre la “Speranza” come elemento piacevole e plausibile.

Tutti i personaggi di Cristina hanno sfide in corso, vite complesse e la possibilità di evolvere e migliorare la propria condizione. Avendo vissuto una vita complessa l’autrice tiene particolarmente a cuore il concetto di speranza e l’aspetto del fornire una soluzione plausibile ad un problema reale rappresenta una caratteristica peculiare che si aggiunge alle già citate leggibilità e originalità. Un modo intelligente per offrire un abbraccio o una coccola al lettore, che questi si riconosca o meno nella condizione di svantaggio, il sentiero risolutivo tracciato dall’autrice diviene una verosimile speranza in cui credere.

Nel secondo romanzo de: “La casa degli orologi” vengono introdotti ulteriori intrecci e storie interessanti per arricchire le vicende. Un’ulteriore caratteristica narrativa maturata dall’autrice che viene accostata ad una maggiore attenzione alla personalità dei personaggi, alla loro indole e al modo di interagire con luoghi e vicende.

In questo racconto viene trovata la soluzione di problemi e dinamiche. Il sergente Florindo Bustamante: un poliziotto goffo ma anche un bravissimo tuttofare, si trova a lavorare su un caso che, al di là dell’intrigo, lo vede alle prese con una bambina. La presenza della giovane, accolta amorevolmente in casa introduce dinamiche proprie del rapporto genitoriale. Sul finale si scoprirà della grande tempra di quest’uomo il che riporta alla caratteristica dell’autrice di caratterizzare personaggi in grado di prendere in mano la propria vita con coraggio.

Il finale, a sorpresa e di sicuro effetto, stupirà i lettori.

Per questo romanzo è tutt’ora in preparazione una sceneggiatura scritta a 4 mani insieme alla sceneggiatrice Cinzia Panzettini. L’obiettivo è realizzare una trasposizione cinematografica proprio sull’isola di Tenerife che, offrendo ogni genere di panorama e ambientazione, è nota per aver fatto da sfondo a numerose produzioni di successo tra cui la celebre pellicola di “Fast and Furiors”. In attesa di sovvenzioni e di enti patrocinanti non resta che confidare nella solerzia e nell’iniziativa dell’autrice.

La saga tenerfena è rivolta idealmente ad un pubblico che va dai 20 anni in su poiché, come espresso dall’autrice, alcune tematiche risultano un po’ distanti prima di tale età. Ciò nonostante l’innovazione relativa all’arrivo di un personaggio adolescente ne amplia il bacino di utenza fornendo spunti e dinamiche tipiche dei romanzi di evoluzione, lasciando netti e marcati i tratti di un thriller interessante.

Nel prossimo futuro di Cristina Fabbrini Serravalle c’è già un nuovo romanzo, slegato dalla saga tenerfena, revisionato e pronto per un contratto editoriale di rispetto.

Autrice solare e dai modi amabili che siamo sicuri lascerà il segno nel cuore dei lettori per i suoi misteri intriganti costruiti con cura e legati da tematiche impegnate.

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L’autrice della ridente Tenerife – Cristina Fabbrini Serravalle

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