Laura Trimarchi ha presentato ad Arte proEMozione la sua seconda raccolta di poesie che porta il titolo “Solitamente scrivo sui muri” pubblicato dalla casa editrice Antea. (link all’intervista)

L’autrice ha sempre gradito molto la presenza scenica ed architettonica dei muri intesi nella loro accezione strutturale, per via del concetto estetico che esprimono attraverso un pattern ordinato di mattoni, disposti con perfezione geometrica, metodica, rassicurante: un elemento d’arredo irrinunciabile e accogliente.

Il fenomeno sociale dei graffiti e dei murales da sempre veicola l’arte urbana sui muri per diffondere messaggi con parole o immagini e renderli visibili a chiunque. Oggi fortunatamente la società ne comprende e apprezza la funzione e la ricchezza artistica.

Sull’onda di una pulsione analoga Laura ha iniziato a comunicare in questa forma, ma in una maniera discreta e personale, replicandone le fattezze in casa propria per il puro piacere di un supporto confortevole, accogliente per qualsivoglia sottolineatura creativa.

Creare una raccolta per esprimere la rilevanza di questo mezzo era solo questione di tempo.

La silloge è organizzata in aree tematiche riconoscibili per colore, ciò si attribuisce ad un profondo amore per il legame sinestetico tra elementi di sfere sensoriali diverse. Così, dalla dedica che troviamo in apertura, viene proposta al lettore un’esperienza di sicuro impatto, caratterizzata da temi di grande valore e sensibilità: “A chi vive in bianco e nero immaginando i colori del mare”.

La raccolta si apre con una lirica particolare dal titolo: “Oggetti” che, prendendo ispirazione dalla teoria del correlativo oggettivo, cara a Eliot e ripresa da Montale, propone una visione affascinante della realtà che ci circonda e in particolare degli oggetti inanimati cui viene associato un tratto tipico dell’uomo: il pensiero. Leggendola guarderemo con nuovi occhi quanto ci circonda, imparando che ogni aspetto del vissuto lascia una traccia cromatica, olfattiva, persino affettiva, contribuendo alla costruzione di una patina di vissuto invisibile quanto autentica.

Un oggetto che al passare del tempo invecchia e si nutre di ciò che è stato e ha vissuto

La poesia “Per lui io canto”, dedicata al padre, ha vinto un premio ed è stata pubblicata dall’accademia di arte online con critica semiotica estetica. Questi versi, da cui traspaiono amarezza e rimpianto, sottolineano l’importanza di condividere le passioni artistiche al pari dei comuni aspetti della vita.

L’intera raccolta porta impresso il sacro valore della famiglia tanto che amerebbe dedicarla primariamente ai figli in quanto rappresenta sia le radici che il futuro.

Inoltre porta con sé un profondo affetto per la propria terra e per le origini, nonostante l’autrice abbia lasciato Napoli in tenera età. Tra le tematiche ricorre spesso questo concetto e ne troviamo piena espressione in una poesia dedicata alla nonna, nella quale viene adottata la scelta stilistica del dialetto partenopeo, proprio per offrire quel supporto ulteriore al messaggio poetico, di emozione e teatralità.

Avendo lavorato a lungo nel mondo del teatro ha ricoperto il ruolo di agente artistica promuovendo artisti di musica e teatro e sperimentando appieno la forza espressiva del palcoscenico, acquisendo tra l’altro dimestichezza e doti recitative per le quali vi invitiamo a cercare i suoi video in rete.

La poesia di Laura Trimarchi è stata ispirazione anche per la cantante Roberta Giallo che ha selezionato due liriche della precedente raccolta e una di quella attuale regalando un’ulteriore emozione all’autrice. 

Oggi l’artista si dedica alla poesia da vicino.

Sperimentare il pensiero poetico è come andare di notte e trovarsi all’improvviso una luce intensa sul viso come quella dei fari di un’auto”.

In questa frase riconosciamo quel momento in cui giunge l’ispirazione con tutta la passione e la creatività di un fiume in piena.

Questa raccolta come dice Petruzzelli si focalizza molto sulle radici: una raccolta aperta ad ogni genere di lettore in cui si intravede la rinascita.

La copertina è realizzata dall’artista Angelo Antonio Falmi. Con lui prenderà vita un progetto che unirà pittura e poesia proprio per sottolineare il grande ruolo che, la contaminazione tra le arti, tanto cara a noi di Artecentrismo, ha avuto nella storia da sempre, influendo sulle tendenze artistiche e sulla loro diffusione.

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Dal palcoscenico ai salotti letterari – una vita d’arte con Laura Trimarchi

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