“RESPIRO” carboncino e graphite su carta 70×100 realizzato in piena pandemia.
“In questa situazione in cui stiamo tutti vivendo siamo, un po’, a corto di ossigeno e non solo perché si esce poco, ma soprattutto perché siamo preoccupati e l’ansia rende il respiro corto. Con il mio “Respiro” volevo trasmettere una speranza a tornare a respirare la nostra libertà che avevamo prima.”
Recensione opera “Respiro” Dantebus:
In un raffinato iperrealismo, l’artista dona con la sua opera “Respiro” una boccata d’aria fresca e d’ossigeno al mondo. Perché nell’epoca di pandemia da Coronavirus, abbassarsi la mascherina voleva dire libertà, significa credere fortemente nella speranza che davvero “andrà tutto bene”.
La scelta del bianco e nero sottolinea come quest’attimo di recupero del respiro sia un atto successo nel tempo, ma fuori da esso e dalle sue limitate e confinate regole. La ragazza, infatti, chiude gli occhi recuperando la genuina facoltà di sognare e d’immaginare un futuro. Alla stessa maniera, il suo viso è nell’atto di annusare qualcosa di soave, come un incenso o un odore gradevole.
L’arte di Simona Petracci restituisce, infatti, all’essere umano il dolce ed intenso profumo della libertà.