Stefania D’Angeli, appassionata di scrittura fin dalla tenera età, ha presentato ad Arte proEmozione il romanzo “Come il vento e la pioggia” la storia di un gruppo di ragazzi che con le loro avventure guideranno il lettore, alle prese con le comuni dinamiche dell’amicizia. Il libro è ambientato temporalmente all’inizio del 2000 e riguarda un concentrato di vicende con background sociologici di quel periodo. Senza internet, senza i comfort per la comunicazione, gli obiettivi erano diversi da quelli odierni. Aggregarsi richiedeva una buona compagnia e magari anche la presenza di uno strumento musicale, infatti la musica dal vivo era molto sentita come valore. Aspetti che si sono andati a sfumare negli anni erano solidi e ben evidenti quando Stefania ha scritto il romanzo, alla stessa età dei protagonisti tra i 18 e i 20 anni. Non mancano i pro e i contro di quella generazione e nel romanzo sono vissuti pienamente. Ognuno porta con sé una storia che si incastra con le altre e mette in mostra aspetti della personalità in cui chiunque si può identificare. La complessità fa parte di quegli anni, dove assumeva importanza l’autorealizzazione, accompagnata anche dalle difficoltà da superare. Imparare o insegnare una lezione fa parte della trama della storia che non viene meno alla morale, ogni personaggio infatti porta con sé uno scopo che coinvolge le vite degli altri.

Quello di Stefania si può definire un romanzo di formazione, le cui tematiche adolescenziali sono al centro dell’attenzione, quelle che irrisolte puoi finire per portare dietro anche da adulto. Questo gruppo di amici fa fronte alle insicurezze comuni, che possono venire affrontate solo con la speranza, un aspetto che a 20 anni si rigenera con facilità. Ciò che accade assume importanza per come lo si affronta e questi ragazzi non si tirano mai indietro, passano sopra ai problemi da cui non vengono scoraggiati. Il carattere dei protagonisti è cristallino, danno a vedere le emozioni che vivono con coraggio e sincerità, poiché appartengono alle prime esperienze indimenticabili. Io credo che ci voglia determinazione per riuscire a risolvere i conflitti interiori, sfrontatezza per vivere i primi amori, comprensione per rendersi conto della forza di un legame di amicizia. I protagonisti saranno abbastanza curiosi e audaci per viversi al meglio le esperienze che si presenteranno.

Stefania scrive in modo introspettivo e coinvolgente, analizzando la psicologia del personaggio nel dettaglio e spiegando al lettore il perché delle scelte prese in considerazione. Inoltre, le sensazioni e le emozioni della scena in oggetto vengono osservate in profondità e affiorano con chiarezza ed empatia.

Non mancheranno i colpi di scena, come la scoperta di una gravidanza precoce, come il toccare il fondo per uno stato di depressione che non sembra avere via d’uscita, come la disillusione per la fine tempestosa di una storia che l’amicizia non può soccorrere per mancanza di competenze. Questo libro con tanti dialoghi è ideale per comprendere il periodo adolescenziale a 360°, in quanto fornisce degli strumenti incentrati sulla realtà di un vissuto che accomuna tutti. Nelle dinamiche che si innescano Stefania coinvolge anche quelle di cui si parla meno, perché serve sensibilità nell’affrontarle con la delicatezza e il riguardo che spetta loro. Se siete un pubblico adulto, leggere questo romanzo vi riporterà indietro negli anni con suggestiva malinconia o vi farà sentire ancora più coinvolti nel mondo dei vostri figli, mentre se siete degli adolescenti vi imbatterete in tematiche attuali o che prima o poi vi capiterà di affrontare e sarete entusiasti di averle viste più da vicino.

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Il valore dell’amicizia nel romanzo “Come il vento e la pioggia”
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