Ad arte proEmozione abbiamo avuto il piacere di intervistate Francesca Seminerio, un’autrice sublime, la cui prima pubblicazione s’intitola “Sarai soltanto mia”, una storia in parte autobiografica, attualmente in pre-ordine nella campagna della linea editoriale Jeet write do.
Il romanzo “Sarai soltanto mia” è una storia potente, che già dal titolo comunica la dimensione della possessione: ne tratta le implicazioni morali, proponendo una realtà cruda raccontata con coraggio e desiderio di rivalsa. Nasce dalla voglia di Francesca di darsi nuovamente voce, un romanzo a supporto delle donne vittime di abusi, per imprimere un messaggio nei cuori più duri. L’autrice ha amplificato la percezione di un dramma per rendere agli occhi innocenti la crudeltà di certi spaccati di vita. Le tematiche che la protagonista Azzurra si troverà a sperimentare sono la violenza sulle donne, con tutti i risvolti negativi derivanti, e la successiva rinascita.

La violenza sulle donne

è un tema comunemente conosciuto e attribuito alla violenza fisica, Francesca invece si è occupata anche della parte psicologica, infatti ha dato voce ad Azzurra, la quale ha fatto capire che c’è una violenza più sottile da comprendere ma la traccia che lascia è più profonda. La violenza spesso parte da piccoli campanelli d’allarme, dalle offese a cui non si dà tanto peso, da una costrizione, dal sottovalutare le qualità che ha una persona rendendola cieca di fronte al valore posseduto. La storia di Azzurra parte da una violenza di poco spessore, per poi subire un’escalation che svelerà la parte nascosta sotto la punta dell’iceberg.

Comprendere ciò che accade

L’autrice consiglia di far affidamento ai propri sensi, dando importanza ai piccoli accorgimenti e ai comportamenti fuori dalla norma per riuscire ad uscire da una situazione in cui gli abusi vengono scambiati per gesti d’amore. La difficoltà dell’autrice è stata proprio quella di far comprendere le giustificazioni di un carattere particolare, che invece è solito attuare degli attacchi mirati per far sprofondare la dignità della vittima; una distruzione che parte dalle fondamenta, in quanto vengono attaccati i punti deboli.
Spesso, quando si ha a che fare con amori tossici, non si sa bene che fare, né come agire e si è in balia di un angosciante smarrimento. Un passo fondamentale è quello dell’ammetterlo a sé stessi. Chi sa distruggerti, sa anche nuovamente farti entrare nella spirale delle proprie dinamiche.

Significato di speranza

Il nome Azzurra ha un significato ben preciso per l’autrice, ovvero quello di passare dall’oscurità che si ritrova a vivere al sereno del cielo senza nuvole, rappresentando così un profondo senso di rinascita. Francesca crede fermamente che provare rabbia sia il risultato di far nuovamente avere il potere di gestire un sentimento a chi ti ha fatto del male. Alla protagonista, infatti, non appartiene il sentimento del rancore, nonostante l’amore incondizionato che prova la rende cieca di fronte al problema. Azzurra sopporta l’uomo che la rende vittima e lo aiuta anche a costo di mettersi da parte e di mettere in pericolo se stessa, fino ad arrivare a una presa di coscienza. La protagonista si rende libera dal momento che impara ad amare se stessa, con una consapevolezza di crescita personale.
La narrazione esterna prende parte al punto di vista oggettivo, per far sì che il lettore si immedesimi ed empatizzi con il personaggio che sente più vicino a sé. Come Jane Austen, Francesca descrive il processo di crescita in quello che è l’amore provato, portando a delle riflessioni.

Tipologia di romanzo

Questa storia di formazione è rivolta a tutti coloro che stanno vivendo o hanno vissuto una relazione tossica, per confrontarsi e imparare ad accettare l’accaduto per non renderlo più una fonte di malessere, per riconoscere un sintomo e imparare a tutelarsi da un abuso psicologico. Non bisogna aver paura di guardarsi allo specchio ed affrontare la realtà, tutto sta nel prendere in mano la propria vita e a volte serve solamente che qualcuno ce lo ricordi. Il libro è un inno alla vita, ha la capacità di tirare fuori a coloro che hanno sofferto le emozioni di cui hanno paura di mostrare e parlarne, dopo la costrizione al silenzio c’è sempre la via per la rinascita.

Di amore si vive, non si muore – Francesca Seminerio

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