Lilia Bicec, membro dell’Unione degli scrittori moldavi, ha lavorato in Moldavia per 11 anni per giornali e radio fino al 2000, quando decide di lasciare tutto e venire in Italia.

Ad Arteproemozione ha presentato il romanzo dal titolo “Boomerang” che suggerisce la morale “ciò che semini raccogli”. È una storia appassionante e cruda allo stesso tempo, che ti guarda dritto in faccia e ti fa trasalire.

Al centro della storia c’è una bambina di nome Elena, che non vive vicende legate all’età che le appartiene, bensì si ritrova ben presto a crescere con tutte le sfaccettature che ciò comporta, diventando responsabile della vita familiare.

La madre parte per l’Italia per cercare fortuna, dal ruolo di professoressa di francese si ritrova nella condizione di badante, per assicurare un futuro migliore ai figli rimasti in Moldavia. L’autrice affronta il tema dell’emigrazione come una costrizione di sopravvivenza e i ragazzi rimasti senza la presenza di un genitore vengono etichettati come “orfani bianchi”, coloro di cui nessuno si prende cura, dimenticati dalla società.

Elena e il fratello Nico devono fare i conti con un padre disoccupato, spesso ubriaco e violento, che alza su di loro le mani e ruba per sempre l’innocenza e la spensieratezza della protagonista, tramite un osceno stupro. Non sempre la giustizia ha risvolti positivi, infatti Elena non viene creduta in tribunale, sperimentando le asprezze di una società che non l’ha protetta.

Anche la tematica della guerra in Transnistria, colpisce e affonda nei cuori più teneri come una lama, il senso d’impotenza di un popolo piegato da spinte indipendentiste. 

La seconda parte della narrazione si svolge in Italia, luogo in cui la madre di Elena riesce a far trasferire anche i figli. Donna concreta e severa, si addolcirà durante la crescita di quest’ultimi, che le daranno molte soddisfazioni. Elena, a differenza di Nico, troverà più difficoltà a integrarsi a seguito delle rigide regole dettate dalla madre e dovrà fare i conti con se stessa, macchiata da un passato che la tiene legata ai ricordi.
Nonostante ciò, se la caverà come ha sempre fatto, determinata per la prospettiva di un futuro avvincente.

Lilia è una piacevole oratrice e vi stupirà con la sua scrittura tagliente, una sfumatura alla Virginia Woolf. Il suo scrivere non è fine a se stesso, la gratifica coinvolgere il lettore lasciandogli un messaggio da interpretare. 

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La dura realtà di essere bambini nel romanzo “Boomerang” di Lilia Bicec
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